PHILOSOPHY FOR CHILDREN



I RACCONTI DI ELFIE SONO LE LETTURE "PRETESTO"
PER I BAMBINI DI CLASSE PRIMA

PHILOSOPHY FOR CHILDREN

CHE COSA È
La Philosophy for Children (iniziata negli anni '70 da Matthew Lipman, filosofo di formazione deweyana profondamente interessato a problematiche pedagogiche e fondatore dell'Institute for the Advancement of Philosophy for Children) è un progetto educativo centrato sulla pratica del filosofare in una "Comunità di Ricerca". In quanto tale, si sviluppa in una particolare situazione di cui è responsabile un "Facilitatore". Si avvale, inoltre, di specifici materiali didattici: una serie di racconti in forma dialogica in cui i protagonisti, bambini, adolescenti, adulti, animali dialogano su problemi e questioni di natura filosofica, il valore della vita, il pensiero, il rapporto mente-corpo, la verità, la giustizia, emergenti dalla loro esperienza.
I racconti: L’Ospedale della Bambole -Elfie -  Kio & Gus - Pixie


OBIETTIVI
In generale il programma persegue l'obiettivo di fornire un arricchimento culturale e concettuale e, soprattutto, quello di migliorare le abilità specifiche della comprensione, dell'analisi, della soluzione dei problemi, della valutazione critica delle situazioni. Nello stesso tempo, trasformando la classe in "Comunità di Ricerca", favorisce lo sviluppo in senso democratico della dinamica di gruppo e, quindi, orienta in senso positivo lo sviluppo socio-affettivo.


ATTIVITÀ E METODOLOGIA
Modello metodologico di riferimento è la "Comunità di Ricerca", gruppo di insegnamento-apprendimento in cui è possibile costruire un percorso di ricerca comune attraverso il confronto dialogico e l'articolazione di procedure euristico-riflessive (approccio alla soluzione dei problemi che non segue un percorso rigoroso ma, affidandosi all'intuito e allo stato temporaneo delle circostanze, consente di prevedere un risultato che resta da convalidare) in riferimento ai temi ed ai problemi individuati in seguito alla lettura dei racconti.


IL RUOLO DEL FACILITATORE
L'insegnante, in questo caso, è piuttosto un "Facilitatore" del processo di ricerca, che segue e stimola attraverso l'uso di domande aperte, interventi di chiarificazione, approfondimento, ricerca di criteri procedurali comuni e condivisibili senza mai orientare il gruppo verso un obiettivo diverso da quello regolativo di fondo: la fedeltà allo spirito della ricerca e dell'indagine, necessariamente aperta, dinamica e virtualmente interminabile.



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